La Russia dopo la pandemia richiede sempre più i prodotti italiani

CibusLab

In un paese vasto come la Russia, la catena di supermercati Bahetle, è stata capace di diventare in pochi anni leader nel Market Retail, tanto da riuscire ad avere un settore unicamente rivolto all’esportazione negli Emirati Arabi Uniti, in Germania e Kazakistan.

Nata nel 2006, conta ad oggi numerose sedi in tutta la nazione dove risulta essere famosa per i suoi prodotti fatti in casa, il 40% della sua produzione, infatti, è rivolta ai prodotti cotti da asporto che contano oltre 1200 piatti diversi, spaziando tra numerose categorie.

Per l’azienda i prodotti della prima colazione sono diventati di cruciale importanza, specialmente in relazione all’anno passato, momento storico in cui con la recente pandemia e le relative chiusure la popolazione ha iniziato ad accrescere i propri consumi, in particolar modo verso i prodotti fatti in casa.

A sostegno di questa tesi le vendite di Bahetle, se paragonate al 2019, hanno avuto un incremento interessante, di pari passo anche le importazioni sono aumentate, principalmente da Francia e Italia per far fronte alla nuova domanda.

 

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(Import Director – Bahetle)

 

Scendendo nel particolare, riguardo all’assortimento presente nei supermercati, i prodotti IGP faticano a trovare uno spazio adeguato sia sugli scaffali che nel mercato russo, questo accade perché i consumatori sono del tutto ignari dell’importanza che un prodotto con specifiche qualità come questo può avere.

In questo senso questa catena, come molti altri produttori russi, sta creando appositamente campagne di marketing per sensibilizzare il consumatore, in modo da permettergli di comprendere quali sono le differenze e le qualità che i prodotti a denominazione IGP possiedono rispetto agli altri.

Dall’altra parte anche le aziende italiane possono applicare diverse strategie per riuscire ad entrare in un mercato così vasto e variegato come quello russo, come accennato in primo luogo attraverso un’idea di marketing da condividere con il distributore, affinchè le informazioni in possesso dei consumatori potenziali siano tali da poter apprezzare la qualità italiana.

Inoltre, come per la Cina, il mercato russo è aperto a tutte le merceologie ma la condizione essenziale è la volontà del produttore italiano ad esportare, che significa studiare, organizzarsi ed essere umile, considerando una terra come quella russa, un mercato potenzialmente eccezionale per i prodotti italiani.

 

 

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